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Resuttano. Dopo 142 giorni di completa chiusura e di gravi disagi per tutti gli automobilisti che ogni giorno si servono dello svincolo autostradale di Resuttano per immettersi sulla A19 Palermo-Catania, direzione Catania, finalmente martedì all'ora di pranzo è stata riaperta la bretella che allevia di tanto i problemi e permette di accedere all'autostrada senza dover allungare di ben 28 chilometri il proprio tragitto per raggiungere Tremonzelli o doversi avventurare attraverso le vie provinciali spesso fatiscenti e pericolose a causa di varie frane.
Il sindaco di Resuttano Rosario Carapezza con un comunicato stampa ha voluto esprimere tutto il suo rammarico e prendere una posizione decisa sulla questione. «Abbiamo appreso solo nella serata del 17 giugno - dice il sindaco - attraverso il Capo Centro geom. Amato, che l'indomani mattina, 18 giugno alle ore 7 vi sarebbe stata l'apertura al transito della rampa di accesso alla A19, direzione Catania, presso lo svincolo di Resuttano. Molteplici i quesiti che rimangono irrisolti: come mai non si è avuta nessuna comunicazione sulla proroga del termine di consegna dei lavori, fissata in prima istanza al 30/03/2013, poi al 20/05/2013 ed ora, a quanto si apprende dall'ordinanza emessa dal Direttore Regionale, al 13/07/2013? Perché non si è intervenuto in maniera tempestiva nel dare una ragionevole soluzione alle istanze degli enti locali e territoriali che già da tempo sollecitavano l'adozione di una diversa soluzione al fine di limitare i disagi per i cittadini, quando ci si è resi conto che la riapertura non poteva avvenire entro il 20 maggio? »
Ed ancora: «a chi spettava comunicare al Comune di Resuttano dell'apertura della rampa di accesso? O non si è ritenuto necessario darne comunicazione alla cittadinanza perché tanto se ne sarebbe accorta da sè? Avevamo messo in conto - continua la nota - i disagi che queste opere di manutenzione avrebbero creato e che continueranno a creare in futuro, ma quello che non potevamo prevedere è la grande superficialità con la quale l'Anas ha affrontato l'intera faccenda e la totale mancanza di considerazione verso un'intera comunità fatta di persone».
In una lettera del 5 giugno era stata chiesta l'immediata riapertura dell'autostrada. Carapezza ora rincara la dose, sottolineando che «i vertici Anas hanno preso in seria considerazione il fatto solo dopo l'intervento del prefetto, che si ringrazia per l'attenzione mostrata nei confronti di Resuttano e dei resuttanesi».
Gandolfo Maria Pepe
22/06/2013
