Resuttano. Il Real Suttano è la squadra di un paese di 2000 abitanti e in questo momento sta scrivendo le pagine più gloriose della sua storia, mai nessuna squadra di Resuttano aveva giocato in prima categoria, l’anno scorso era una matricola e quest’anno ad una gara dal termine del girone di andata 4° posto in piena zona play off. La gara di domenica con lo Junior Ramacca ultima in classifica non era cominciata nel migliore dei modi, dopo 424 minuti è stata interrotta l’imbattibilità del portiere Trabona e al decimo minuto del primo tempo se il palo non avesse bloccato la conclusione di Oliveri sarebbe stato 2 a 0. La squadra dopo si è ricompattata grazie anche ad alcuni cambi operati da mister Macaddino come l’inversione di fascia tra Gangi e Tumminaroe le cose sono migliorate, lo stesso Tumminaro ha pareggiato prima dell’intervallo. Nel secondo tempo grande forcing del Real che ha sprecato un rigore con Macaluso e lo stesso con il solito colpo di testa ha realizzato il gol vittoria. La classifica adesso sorride al Real Suttano, 4° grazie alla sconfitta del Gangi a soli tre punti del 3° occupato dal Macchitella. Mister Macaddino ha esaminando la gara è dispiaciuto e deluso per l’approccio alla gara dei suoi, “avevo per tutta la settimana catechizzato i ragazzi a non abbassare la guardia, il Ramacca è una buona squadra, l’ultimo posto per è bugiardo”, soddisfatto però per la reazione dei suoi. Macaddino nel momento difficile di inizio stagione ha continuato a credere nella sua squadra sostenendo sempre che l’obiettivo erano i play off e adesso tenta di mantenere l’ambiente tranquillo, “i ragazzi sono convinti dei loro obiettivi e sappiamo che dobbiamo lottare partita per partita e che nessuno ci regalerà niente”. Adesso il calendario prevede altre due trasferte, l’ultima di andata a Mirabella Imbaccari e subito dopo la Barrese per iniziare il girone di ritorno prima della sosta natalizia. Macaddino ritiene queste due gare fondamentali, “dobbiamo fare punti per mantenere l’imbattibilità e continuare il sogno play off”.
Gandolfo Maria Pepe