L'ultimo barbiere verso la pensione

Resuttano. In paese è rimasto solo il «salone» di Salvatore Lima, e il figlio Tony non sa se continuare la tradizione


Resuttano. Le piccole imprese artigiane continuano a chiudere per la crisi economica e così accade che nei piccoli comuni ci sono mestieri che vanno verso l'estinzione. Per esempio a Resuttano il barbiere rischia di scomparire.
Salvatore Lima da qualche anno è rimasto oramai l'unico barbiere per uomo operante in paese. Il salone è stato aperto dal padre, Antonino Lima, nel lontano 1946, subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale quando lo rilevò da Rosario Torregrossa e ha portato avanti l'attività fino al 1983 quando Salvatore Lima, oggi 62 anni, dopo dieci anni e mezzo di emigrazione in Germania decise di rientrare in paese per continuare l'attività del padre che andava in pensione.
Oggi Salvatore Lima è prossimo alla pensione, ma non sa se il figlio vorrà continuare la sua attività.
Nel salone della piazza principale di Resuttano dice: «spero di andare in pensione quanto prima. È vero il detto "si stava meglio quando si stava peggio", perché fino a qualche anno fa in paese c'erano diversi barbieri eppure lavoravamo tutti, oggi invece che son rimasto praticamente il solo trascorro spesso intere giornate senza fare nulla».
Lima è una persona abbastanza allegra, che si incupisce e si rattrista quando volge lo sguardo indietro: «Resuttano qualche anno fa era molto diversa e ricca; intanto eravamo più di 5000 abitanti e non i 2000 di oggi; la piazza era sempre piena, tre bar in 100 metri, tre parrucchieri vicini, la banca, il tabaccaio, altre attività commerciali e tre sodalizi dove gli anziani si incontravano».
Oggi il suo salone è diventato un luogo di ritrovo perché gli altri barbieri hanno chiuso, gente in paese ne è rimasta poca, e quello è quasi un luogo di incontro della gente che va lì soprattutto per vedersi e parlare.
Si illuminano gli occhi a Lima quando parla del suo lavoro: «oggi il parrucchiere come tutti i lavori lo si svolge per guadagnarsi da vivere ma la passione è fondamentale perché trascorri tutte le tue giornate chiuso in quelle quattro mura e perché è un'attività dinamica, devi sempre aggiornarti, devi essere alla moda specialmente per i più giovani, altrimenti hai finito di lavorare».
Salvatore Lima sperava che a continuare il suo lavoro e quello di suo padre fosse il figlio Antonino, di 37 anni, che invece svolge un'altra attività, operatore per una società di distribuzione di caffè e bevande, che però ha avuto trasmessa la passione dal padre. "Tony", come lo chiamano tutti in paese, ha iniziato a fare il barbiere a 14 anni, quasi «costretto» dal papà, però dopo è stata più la passione che l'obbligo, ed ha frequentato la scuola di parrucchiere, dopo l'Accademia a Palermo ed ora sta seguendo un corso di acconciatore e quando non lavora, soprattutto nei fine settimana coadiuva il padre. I giovani di Resuttano apprezzano molto lo stile lavorativo di Tony, infatti quando c'è lui al salone i giovani si fanno tagliare i capelli e come sostiene il padre Salvatore, forse oggi sono più i giovani che si augurano che Tony possa intraprendere questo lavoro e non tanto più lui.
Tony dal canto suo apprezza questi attestati di stima e non gli dispiacerebbe magari un giorno continuare il lavoro che è stato del padre e prima ancora del nonno. Una passione lavorativa familiare quella dei Lima che dura da 68 anni. Intanto il primo cambiamento importante della sua vita Tony lo sta compiendo, infatti il prossimo settembre sposerà la sua amata Antonella, chissà che fra qualche periodo non deciderà pure di continuare la storia dei barbieri a Resuttano.
Gandolfo Maria Pepe


18/03/2014