Resuttano. La chiusura dell'anno scolastico oramai imminente potrebbe portare un nuovo grosso problema per le popolazioni dei comuni di Resuttano, Bompensiere, Campofranco, Marianopoli, Milena, Montedoro, Nicosia e Santa Caterina Villarmosa. Infatti dal 10 giugno la Sais Trasporti sopprime gli autobus scolastici e rimangono solamente le corse di linea. Questo significherebbe la soppressione di tutte le corse che collegano questi paesi con Palermo, dove ogni giorno per lavoro, o per motivi di studio o di salute, o altri motivi, come raggiungere l'aeroporto di Punta Raisi o le località turistiche, si recano centinaia di persone. Si tratta di 8 corse di andata e ritorno.
Questi gli orari delle corse soppresse, Resuttano-Palermo delle ore 6,45 e ritorno alle 14,15, Bompensiere-Palermo 5,45 e 14,15, Campofranco-Palermo 6,25 e 14,15, Marianopoli-Palermo 6 e 14,15, Milena-Palermo 6 e 14,15, Montedoro-Palermo 5,30 e 14,15, Nicosia-Palermo 5,30 e 14,45, Santa Caterina-Palermo 6,10 e 14,15.
C'è una doppia interpretazione della legge finanziaria della regione Sicilia del 10 agosto 2012 sul trasporto pubblico locale su gomma; secondo alcuni devono essere garantite le corse, secondo altri non ci sarebbe questa obbligatorietà. La certezza è rappresentata dal fatto che per circa tre mesi i pendolari non si potrebbero recare a Palermo con i mezzi pubblici con l'aggravante che le Università fino al 31 luglio sono aperte. Già diverse persone si sono organizzate per protestare, a Nicosia è stata fatta una raccolta di firme estese anche ai comuni di Santa Caterina e Villarosa da sottoporre all'assessorato regionale, e alcuni Comuni hanno già deliberato o si stanno preparando a farlo.
C'è chi si chiede i motivi di questo problema: «la gente paga le tasse - dice un pendolare - e anche quelle regionali, da cui Sais Trasporti riceve contributi, la maggior parte di questi paesi sono esclusi dalla linea ferroviaria, quindi impossibilitati a spostarsi, per cui andare nel capoluogo diventa una esclusività per ricchi attraverso i taxi oppure attraverso i propri mezzi o attraverso viaggi di avventura con il vecchio metodo dell'autostop». Il problema già si era riproposto nel periodo natalizio e pasquale, quando queste corse erano state soppresse, però quello era un arco temporale abbastanza limitato. Per alcuni paesi come Resuttano il problema è ancora più serio, c'è infatti la chiusura seppur temporanea dell'autostrada e già dal 22 dicembre scorso è stata soppressa pure la corsa Caltanissetta-Resuttano delle 18. In questo modo non sono più neanche garantite le fasce essenziali delle ore 6, 9, 13 e 16,30.
Nonostante i ripetuti appelli e richieste ed anche interventi come la costruzione della pensilina ad opera del Comune all'ingresso dell'autostrada per favorire la fermata degli autobus Caltanissetta-Palermo con a bordo cittadini di Resuttano, tutto ancora tace e non c'è alcuna risposta.
Gandolfo Maria Pepe
02/06/2013