I precari si mettono in ferie Resuttano.
Continua l'agitazione dei comunali a tempo determinato:sollecitano il contratto stabile
Resuttano. La protesta dei lavoratori precari del Comune di Resuttano
assume sempre più le sembianze di una lotta per il riconoscimento del
diritto al lavoro. Dopo la raccolta delle tessere elettorali della
scorsa settimana, per non votare alle prossime elezioni regionali, i 36
Puc hanno continuato la loro protesta con nuove iniziative.
Innanzitutto
hanno richiesto ed ottenuto di potere organizzare dei gazebo da lunedì -
uno sarà situato in Piazza Matteotti e l'altro in Piazza Sandro Pertini
- ed entrambi saranno aperti dalle ore 8 alle 20. Inoltre, saranno
distribuiti dei volantini per fare conoscere i motivi della protesta e
per coinvolgere altri strati sociali che sono disagiati dalla politica
regionale.
La seconda protesta è stata effettuata nella giornata di
venerdì con la richiesta dei precari di mettersi in ferie
simultaneamente, proposta che non è stata chiaramente accettata; quindi,
nei prossimi giorni, i precari decideranno quale passo compiere.
Il
sindaco Rosario Carapezza subito dopo la richiesta delle ferie è subito
intervenuto rimarcando che la situazione attuale è molto grave per tutti
i Comuni, specialmente per i piccoli come Resuttano e le notizie che
filtrano dalla regione non sono delle migliori, "Manca per la copertura
finanziaria 2012 il 20%, ciò rende impossibile ad oggi far partire
servizi essenziali e pagare gli stipendi dei dipendenti". Il sindaco ha
ripetuto: "I precari per noi sono una forza indispensabile, fondamentali
nei servizi più importanti come quelli igienico-sanitari nel trasporto
scolastico ed in tutte le attività dove sono impiegati, ma le direttive
che giungono da Roma e da Palermo ci impongono tagli e risparmi e
limitano fortemente il percorso di stabilizzazione come annunciato dalla
legge 24/2010. Io come Sindaco e come cittadino sono solidale, appoggio
le iniziative dei precari, io stesso mi farò promotore verso gli altri
sindaci di prendere a cuore le sorti dei precari, coinvolgerò il
prefetto di questa situazione e sono pronto ad andare in qualsiasi sede
istituzionale per risolvere questo problema".
Alle parole del sindaco
ha risposto il sindacato della Cisl con il suo segretario provinciale
Gianfranco Di Maria: "Le parole del sindaco sono soltanto chiacchiere,
tutte scuse per giustificare l'inattività sul caso. Noi abbiamo invitato
Carapezza fin da quando era assessore ad avviare l'iter per la
stabilizzazione, se non è stato fatto è solo per volontà politica. La
protesta delle ferie era chiaramente provocatoria e se questi precari
sono indispensabili per il Comune perché non si sta facendo nulla per la
loro stabilizzazione? Il sindaco deve portarci fatti concreti
altrimenti meglio tacere sull'argomento". Di Maria annuncia possibile
nuove forme di protesta come organizzare sit-in al comune ed in
prefettura, ma mai lo sciopero e questo soltanto per motivi di
responsabilità.
Gandolfo Maria Pepe
Continua l'agitazione dei comunali a tempo determinato:sollecitano il contratto stabile
- Sabato 13 Ottobre 2012
- CL Provincia,
- pagina 36
Resuttano. La protesta dei lavoratori precari del Comune di Resuttano
assume sempre più le sembianze di una lotta per il riconoscimento del
diritto al lavoro. Dopo la raccolta delle tessere elettorali della
scorsa settimana, per non votare alle prossime elezioni regionali, i 36
Puc hanno continuato la loro protesta con nuove iniziative.
Innanzitutto
hanno richiesto ed ottenuto di potere organizzare dei gazebo da lunedì -
uno sarà situato in Piazza Matteotti e l'altro in Piazza Sandro Pertini
- ed entrambi saranno aperti dalle ore 8 alle 20. Inoltre, saranno
distribuiti dei volantini per fare conoscere i motivi della protesta e
per coinvolgere altri strati sociali che sono disagiati dalla politica
regionale.
La seconda protesta è stata effettuata nella giornata di
venerdì con la richiesta dei precari di mettersi in ferie
simultaneamente, proposta che non è stata chiaramente accettata; quindi,
nei prossimi giorni, i precari decideranno quale passo compiere.
Il
sindaco Rosario Carapezza subito dopo la richiesta delle ferie è subito
intervenuto rimarcando che la situazione attuale è molto grave per tutti
i Comuni, specialmente per i piccoli come Resuttano e le notizie che
filtrano dalla regione non sono delle migliori, "Manca per la copertura
finanziaria 2012 il 20%, ciò rende impossibile ad oggi far partire
servizi essenziali e pagare gli stipendi dei dipendenti". Il sindaco ha
ripetuto: "I precari per noi sono una forza indispensabile, fondamentali
nei servizi più importanti come quelli igienico-sanitari nel trasporto
scolastico ed in tutte le attività dove sono impiegati, ma le direttive
che giungono da Roma e da Palermo ci impongono tagli e risparmi e
limitano fortemente il percorso di stabilizzazione come annunciato dalla
legge 24/2010. Io come Sindaco e come cittadino sono solidale, appoggio
le iniziative dei precari, io stesso mi farò promotore verso gli altri
sindaci di prendere a cuore le sorti dei precari, coinvolgerò il
prefetto di questa situazione e sono pronto ad andare in qualsiasi sede
istituzionale per risolvere questo problema".
Alle parole del sindaco
ha risposto il sindacato della Cisl con il suo segretario provinciale
Gianfranco Di Maria: "Le parole del sindaco sono soltanto chiacchiere,
tutte scuse per giustificare l'inattività sul caso. Noi abbiamo invitato
Carapezza fin da quando era assessore ad avviare l'iter per la
stabilizzazione, se non è stato fatto è solo per volontà politica. La
protesta delle ferie era chiaramente provocatoria e se questi precari
sono indispensabili per il Comune perché non si sta facendo nulla per la
loro stabilizzazione? Il sindaco deve portarci fatti concreti
altrimenti meglio tacere sull'argomento". Di Maria annuncia possibile
nuove forme di protesta come organizzare sit-in al comune ed in
prefettura, ma mai lo sciopero e questo soltanto per motivi di
responsabilità.
Gandolfo Maria Pepe