Resuttano. Resuttano rischia seriamente di perdere il servizio del 118.
Fonti attendibili parlano di una chiusura imminente e per Resuttano
sarebbe un altro duro colpo, che lo isolerebbe ancora di più. La
chiusura del presidio che oramai da tre anni è aperto soltanto nelle ore
diurne sarebbe stata già preventivata nel febbraio 2008 da parte
dell'assessorato alla salute della Regione Sicilia.
La perdita del
118 a Resuttano rientra nella politica dei tagli, specialmente perché
l'istituzione del 118 richiedeva ben 500 interventi annui, a Resuttano
ne succedevano uno ogni quattro giorni, complessivamente 100 all'anno.
Gli interessati spiegano che Resuttano nel 2008 era in compagnia di
altri presidi come Villalba, Butera, Mazzarino e Milena che rischiavano
la chiusura, però mentre quei paesi si sono mobilitati, Resuttano è
rimasta ferma.
Il dottore Elio Barnabà, responsabile 118 per le
province di Caltanissetta, Agrigento ed Enna ha spiegato che ad oggi non
c'è nessun decreto di attuazione della chiusura del presidio anche se
già sono stati chiusi presidi nella provincia di Enna e ci sono state
riduzioni nella provincia di Caltanissetta, «chiaramente se dalla
Regione dovessero giungere altri tagli, Resuttano sarebbe a rischio». Se
si vuole evitare un danno per Resuttano, la cittadinanza si deve
muovere, il segretario dell'Udc, l'architetto Piero Campa, insieme alla
deputazione provinciale e ai consiglieri comunali di "Resuttano Domani",
Gallina e Rocca, già oggi saranno a Palermo all'assessorato. Il
giudizio fatto dai vertici dell'udc e dai consiglieri è negativo nei
confronti dell'amministrazione Carapezza e prima di Mazzarisi, «se siamo
arrivati a questo punto la colpa è soltanto dell'amministrazione
comunale rimasta ferma in tutti questi anni, oggi ci ritroviamo con
questo problema, Resuttano continua a perdere servizi essenziali per la
cittadinanza ed opportunità, noi da opposizione stiamo cercando una
soluzione grazie anche ai nostri deputati, e l'amministrazione invece
cosa fa? ».
Il sindaco Carapezza interpellato sul problema ha
annunciato che Resuttano si opporrà in ogni modo nel caso in cui ci
fosse la chiusura, «da mesi la mia amministrazione si sta muovendo per
mantenere aperto il presidio e cercarlo di riportarlo ad h 24, siamo
sempre stati sensibili alla problematica, infatti nel settembre scorso
abbiamo organizzato grazie alla Croce Rossa la serata pediatrica e
ultimamente a Resuttano è stata organizzata la tre giorni di campo
sempre da parte della Croce Rossa».
Gandolfo Maria Pepe
22/01/2013
Fonti attendibili parlano di una chiusura imminente e per Resuttano
sarebbe un altro duro colpo, che lo isolerebbe ancora di più. La
chiusura del presidio che oramai da tre anni è aperto soltanto nelle ore
diurne sarebbe stata già preventivata nel febbraio 2008 da parte
dell'assessorato alla salute della Regione Sicilia.
La perdita del
118 a Resuttano rientra nella politica dei tagli, specialmente perché
l'istituzione del 118 richiedeva ben 500 interventi annui, a Resuttano
ne succedevano uno ogni quattro giorni, complessivamente 100 all'anno.
Gli interessati spiegano che Resuttano nel 2008 era in compagnia di
altri presidi come Villalba, Butera, Mazzarino e Milena che rischiavano
la chiusura, però mentre quei paesi si sono mobilitati, Resuttano è
rimasta ferma.
Il dottore Elio Barnabà, responsabile 118 per le
province di Caltanissetta, Agrigento ed Enna ha spiegato che ad oggi non
c'è nessun decreto di attuazione della chiusura del presidio anche se
già sono stati chiusi presidi nella provincia di Enna e ci sono state
riduzioni nella provincia di Caltanissetta, «chiaramente se dalla
Regione dovessero giungere altri tagli, Resuttano sarebbe a rischio». Se
si vuole evitare un danno per Resuttano, la cittadinanza si deve
muovere, il segretario dell'Udc, l'architetto Piero Campa, insieme alla
deputazione provinciale e ai consiglieri comunali di "Resuttano Domani",
Gallina e Rocca, già oggi saranno a Palermo all'assessorato. Il
giudizio fatto dai vertici dell'udc e dai consiglieri è negativo nei
confronti dell'amministrazione Carapezza e prima di Mazzarisi, «se siamo
arrivati a questo punto la colpa è soltanto dell'amministrazione
comunale rimasta ferma in tutti questi anni, oggi ci ritroviamo con
questo problema, Resuttano continua a perdere servizi essenziali per la
cittadinanza ed opportunità, noi da opposizione stiamo cercando una
soluzione grazie anche ai nostri deputati, e l'amministrazione invece
cosa fa? ».
Il sindaco Carapezza interpellato sul problema ha
annunciato che Resuttano si opporrà in ogni modo nel caso in cui ci
fosse la chiusura, «da mesi la mia amministrazione si sta muovendo per
mantenere aperto il presidio e cercarlo di riportarlo ad h 24, siamo
sempre stati sensibili alla problematica, infatti nel settembre scorso
abbiamo organizzato grazie alla Croce Rossa la serata pediatrica e
ultimamente a Resuttano è stata organizzata la tre giorni di campo
sempre da parte della Croce Rossa».
Gandolfo Maria Pepe
22/01/2013