Domani, anche se per poche ore, il maniero del XIV secolo sarà aperto al pubblico: ma è necessario pensare al restauro
Resuttano. Domani dopo tanti anni il Castello di Resuttano verrà riaperto al pubblico anche se per poche ore, dalle 9 alle 13. L'assessore alla cultura e vicesindaco di Resuttano, Gaetano Scolaro si augura che questa grande possibilità venga colta da parte di tutti per far sì che Resuttano possa far conoscere la bellezza del territorio, con i visitatori che potranno apprezzare un pezzo di storia e di bellezza oramai purtroppo dimenticata e che il tempo sta annebbiando.
«L'evento è stato inserito all'interno della prima mostra mercato di primavera che vedrà giungere a Resuttano più di 40 attività in questo fine settimana e nell'occasione rimarrà aperto pure il museo etnoantropologico dalle 15 alle 17 sabato e domenica e dalle 9 alle 13 nella giornata di domenica».
Il castello di Resuttano, una della più importanti attrattive turistiche dell'area, è una storica costruzione risalente al XIV secolo, probabilmente sui resti di un vecchio casale di epoca normanna. Alla fine del secolo scorso, nel 1996 il castello è stato espropriato da parte della regione Sicilia con l'intenzione di restaurarlo e renderlo visitabile da parte dei turisti e nel 1998 la Soprintendenza dei Beni Culturali di Caltanissetta è intervenuta con lavori d'urgenza per la salvaguardia delle strutture superstiti in attesa di restauro. Il castello di Resuttano di chiara derivazione araba, è appartenuto alla famiglia Ventimiglia ed è passato di proprietà in proprietà, l'ultimo è stato il notaio Antonino Manasia che lo ha lasciato in eredità alla moglie prima dell'esproprio dalla Regione. Castello che dista dal centro abitato di Resuttano appena 4 kilometri, costruito su due piani, all'interno vi è ancora una stanza rimasta in buone condizioni.
Tra i grandi personaggi della storia che hanno sostato nel castello anche Federico II di Aragona.
Gandolfo Maria Pepe
22/03/2014