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Resuttano. La sala conferenze della biblioteca comunale "Leonardo Sciascia" lunedì sera per la riunione tra l'amministrazione comunale e i genitori degli alunni pendolari era affollata come mai era successo in precedenza. Le notizie non sono per niente buone, la crisi generale che ha colpito lo Stato si riversa sugli enti locali e di conseguenza sulle famiglie. Per la prima volta il Comune non anticiperà più gli abbonamenti.
Alla riunione erano presenti il sindaco Rosario Carapezza, l'assessore allo sviluppo economico-attività produttive e pubblica istruzione Angela Ippolito e tra il pubblico c'era anche l'assessore di Alimena Roberto Tedesco. Carapezza nel prendere la parola all'inizio ha spiegato che le speranze e le intenzioni erano di dare buone notizie, la realtà invece un'altra. Il Sindaco è entrato subito in argomento spiegando i numeri, la Regione sui trasferimenti per gli abbonamenti ha fatto un taglio del 20% per l'anno 2009/10 e del 32% per l'anno 2010/11, in questo ultimo anno erano stati rendicontati 70 mila euro e ci si ritrova soltanto 48 mila euro. Il dramma maggiore riguarda l'attualità con tagli del 60%.
Carapezza in maniera polemica s'è chiesto che ci stanno a fare più i sindaci per i piccoli paesi, «non abbiamo più la possibilità di fare nulla, ci stanno azzerando le scelte e stiamo diventando degli esperti in matematica, i soldi che ci arrivano servono soltanto a pagare il personale e le utenze e in alcuni mesi neanche queste». I numeri sono impietosi, da ottobre 2012 ad aprile 2013 il Comune ha pagato 77 mila euro per gli abbonamenti e maggio lo hanno dovuto anticipare per intero i genitori.
L'amministrazione cercherà di garantire solamente i casi più disagiati e già i servizi sociali stanno provvedendo come potere venire in soccorso delle famiglie più bisognose. Tanta rabbia fra i genitori, al costo esorbitante dei libri adesso si aggiunge anche l'abbonamento e qui subentra il problema del servizio. Sais trasporti non garantisce per i genitori nessun servizio, linee che non ci sono più, bus fatiscenti e che spesso lasciano a piedi i ragazzi, che sono costretti a ricorrere al vecchio sistema dell'autostop.
Qualcuno ha avanzato l'ipotesi di rivolgersi a privati o iniziare con gli scioperi. Nel frattempo il Comune ed i genitori stanno preparando un documento comune da sottoscrivere e consegnare al presidente della regione Crocetta ed all'assessore regionale al bilancio ed alle autonomie locali.
Gandolfo Maria Pepe
12/09/2013
