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    «Siamo amministratori, non sceriffi» Resuttano.

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    «Siamo amministratori, non sceriffi» Resuttano. Empty «Siamo amministratori, non sceriffi» Resuttano.

    Messaggio Da GandolfoPepe Sab Set 14, 2013 12:19 pm

    Resuttano. Il consiglio comunale si è riunito mercoledì sera e all'unanimità dei presenti, erano assenti Manfrè e Rocca, ha votato la proposta di delibera proposta dall'Anci. La proposta si oppone con forza ai tagli che la regione Sicilia dovrebbe operare nei confronti dei comuni come Resuttano inferiore ai 5 mila abitanti, tagli superiori al 50%. Nella delibera il consiglio accetta mal volentieri i tagli ma chiede che siano non superiori al 15 %. Copia della delibera sarà inviata al prefetto, al presidente Crocetta, al presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone e all'assessore alle autonomie locali Patrizia Valenti.
    Intanto nella riunione di mercoledì mattina dall'Anci è uscita una proposta condivisa da tutti, si scenderà in piazza a Palermo giorno 23 o 24 settembre mentre al momento cadono altre ipotesi più forti come mettere i sigilli ai Comuni.
    Al consiglio comunale di Resuttano non è rimasto che prendere atto dei fondi che verranno a mancare, dai 913 milioni si passa ai 514 milioni nell'ultimo quinquennio stanziato dal fondo delle autonomie per i piccoli Comuni, è stata abrogata la legge Formica che toglie altre somme destinate alle amministrazioni.
    Durissima presa di posizione in consiglio del sindaco Rosario Carapezza, «io ed i miei colleghi siamo esterrefatti di questi tagli, abbiamo protestato, in maniera polemica abbiamo consegnato le fasce al prefetto adesso non sappiamo più cosa fare, mi chiedo cosa ci stiamo più a fare qua, ci hanno azzerato qualsiasi possibilità di scegliere. Qualcuno vorrebbe che le amministrazioni diventassero dei "sceriffi" e bilanciare i tagli che giungono dall'alto mettendo nuove tasse sui cittadini». Carapezza ha quindi aggiunto: « è assurdo l'anno scorso per la prima volta nella storia ci hanno posticipato i bilanci di previsione al 31 ottobre, quest'anno addirittura al 30 novembre data in cui di solito si faceva l'assestamento di bilancio».
    Il Sindaco si è scatenato soprattutto alla fine quando spiegando numericamente i tagli con l'aiuto del ragioniere Giuseppe Ippolito presente in consiglio ha spiegato che l'amministrazione così perde la possibilità di programmare, la possibilità di erogare servizi essenziali ai cittadini come quelli dei servizi sociali o anticipare gli abbonamenti per gli studenti e garantire il diritto allo studio. Infine Carapezza ha fatto una osservazione polemica, «la nostra è una gestione oculata con un piccolo avanzo di bilancio e siamo paralizzati, figuriamoci al contrario ed ancora bisogna capire come si concluderà la faccenda della gestione dei rifiuti, il patto di stabilità e la spending review».
    Il presidente del consiglio Maria Elena Puleo ha ritenuto poi gravissimo il taglio fatto ai comuni su soldi già spesi e rendicontati negli anni precedenti.
    Gandolfo Maria Pepe


    13/09/2013

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