Resuttano. Polemiche tra il sindaco Rosario Carapezza e la sua
amministrazione con il gruppo di opposizione "Resuttano domani" nel
corso dell'ultimo Consiglio del 2012. In Consiglio il capogruppo Antonio
Rocca aveva chiesto spiegazioni al Sindaco in merito alla scelta di
cedere in comodato d'uso i tetti di proprietà comunale per il
fotovoltaico. Rocca ha spiegato che si tratta di una scelta sbagliata e
priva di ogni logica, «doveva essere il Comune a fare l'investimento,
chiedendo un prestito alla cassa Depositi e Prestiti o attraverso
project finance o attraverso società di leasing».
I consiglieri Rocca
e Gallina hanno voluto spiegare meglio la situazione con i numeri, «a
fronte di un investimento iniziale di ben 400 mila euro, pagabile in
tre/quattro anni, si avrebbe avuto un introito di 2 milioni di euro nei
prossimi 20 anni». I due continuano sostenendo che per un impianto di
171 Kwh ogni anno vengono prodotti 256.000 kwh che moltiplicati per la
tariffa incentivante di 0,34 produrrebbe 87.000 euro all'anno, e sarebbe
il contributo conto scambio a cui vanno aggiunti altri 18.000 euro come
media di consumo per un totale di 100.000 euro all'anno che togliendo i
primi quattro anni necessari a pagare l'installazione e moltiplicati
per sedici anni si sono persi un milione e seicento mila euro.
L'opposizione
ha ribadito che in questo modo non è stato fatto il bene del comune di
Resuttano, dicendo «se il problema era la scadenza al 31 dicembre del
quarto fondo energia tra l'altro prorogata ora al 28 febbraio c'era
sempre il quinto fondo energia oppure ci si poteva pensare qualche tempo
prima anche quando Carapezza era assessore dell'amministrazione
Mazzarisi». Rocca infine ha voluto rispondere al Sindaco che lui non
ambisce in futuro a nessuna carica di giunta o di primo cittadino e
soprattutto non ambisce all'indennità pertali cariche politiche e li ha
invitati a dimezzarsi lo stipendio.
Gandolfo Maria Pepe
30/12/2012
amministrazione con il gruppo di opposizione "Resuttano domani" nel
corso dell'ultimo Consiglio del 2012. In Consiglio il capogruppo Antonio
Rocca aveva chiesto spiegazioni al Sindaco in merito alla scelta di
cedere in comodato d'uso i tetti di proprietà comunale per il
fotovoltaico. Rocca ha spiegato che si tratta di una scelta sbagliata e
priva di ogni logica, «doveva essere il Comune a fare l'investimento,
chiedendo un prestito alla cassa Depositi e Prestiti o attraverso
project finance o attraverso società di leasing».
I consiglieri Rocca
e Gallina hanno voluto spiegare meglio la situazione con i numeri, «a
fronte di un investimento iniziale di ben 400 mila euro, pagabile in
tre/quattro anni, si avrebbe avuto un introito di 2 milioni di euro nei
prossimi 20 anni». I due continuano sostenendo che per un impianto di
171 Kwh ogni anno vengono prodotti 256.000 kwh che moltiplicati per la
tariffa incentivante di 0,34 produrrebbe 87.000 euro all'anno, e sarebbe
il contributo conto scambio a cui vanno aggiunti altri 18.000 euro come
media di consumo per un totale di 100.000 euro all'anno che togliendo i
primi quattro anni necessari a pagare l'installazione e moltiplicati
per sedici anni si sono persi un milione e seicento mila euro.
L'opposizione
ha ribadito che in questo modo non è stato fatto il bene del comune di
Resuttano, dicendo «se il problema era la scadenza al 31 dicembre del
quarto fondo energia tra l'altro prorogata ora al 28 febbraio c'era
sempre il quinto fondo energia oppure ci si poteva pensare qualche tempo
prima anche quando Carapezza era assessore dell'amministrazione
Mazzarisi». Rocca infine ha voluto rispondere al Sindaco che lui non
ambisce in futuro a nessuna carica di giunta o di primo cittadino e
soprattutto non ambisce all'indennità pertali cariche politiche e li ha
invitati a dimezzarsi lo stipendio.
Gandolfo Maria Pepe
30/12/2012