Frana ha fatto scivolare a valle decine di metri cubi di materiale che ora si è solidificato, agricoltura in ginocchio
Resuttano. L'inverno piovoso ha aperto una voragine sopra la Sp19 lunga 50 metri circa facendo preciputare decina di metri cubi di terreno e fango. La scorsa settimana il primo caldo primaverile ha solidificato tutto facendolo diventare una pietra solida e incombe il maltempo in questi giorni che potrebbe provocare nuove frane.
La Sp 19 è una strada fondamentale per Resuttano, visto che la collega a Santa Caterina, Marianopoli e ai comuni del Vallone nonché a diverse aziende agricole. Per i proprietari dei terreni della zona sta diventando una strada fantasma nella quale si passa a stento. Il problema è enorme, costituisce un disagio per i tanti automobilisti che ogni giorno percorrono la Sp 19 e mette in ginocchio l'economia cittadina, visto che l'agricoltura è il settore primario e più diffuso a Resuttano.
Resuttano così rischia fortemente la paralisi e l'isolamento. La strada lunga 5,5 km presenta lungo tutto il percorso diversi restringimenti a causa dei crolli, in alcuni tratti manca completamente l'asfalto, in altre mancano i guard-rail distrutti e portati via dalle frane e in quasi tutto il percorso troviamo fango. Negli anni scorsi le autorità sono intervenute, l'opera più importante è stato il ponte costruito nel punto più pericoloso, ma oggi la frana si è spostata dieci metri più a valle e la situazione è più grave. Già l'estate scorsa i tecnici del Comune e della Provincia hanno fatto dei sopralluoghi, la grave crisi economica che attanaglia gli enti statali ha reso impossibile qualsiasi intervento, ci si limita solamente quando il fango copre l'intero manto stradale a rimuoverlo con una ruspa e dopo qualche giorno si è nuovamente alla situazione di partenza.
gandolfo maria pepe
27/03/2014